A causa della crisi da sovraindebitamento, sempre più frequentemente accade che, dopo aver stipulato un contratto di mutuo con l’Istituto di Credito, diventa difficoltoso assolvere puntualmente le rate previste dal piano di ammortamento.
In questi ultimi giorni il Tribunale di Napoli, nella persona del Giudice Lucio Di Nosse, ha dimezzato il debito, assistito da ipoteca, contratto da un cliente con la Banca Unicredit. Il debito dell’istante pari ad € 250.000,00 ha subito l’abbattimento del 50% con riduzione ad € 125.000,00. Nonostante l’opposizione della Banca ad applicare la Legge n. 3 del 2012 che tutela il cittadino sovraindebitato “meritevole” che non si sia posto volontariamente in una situazione tale da non pagare i debiti, il Magistrato ha operato il dimezzamento del debito concedendo una dilazione per la restituzione mensile in 17 anni e otto mesi. Il Giudicante ha ritenuto il piano di rientro, che prevede un pagamento di € 650,00 al mese, “fondatamente attendibile e ragionevolmente attuabile”. La Legge 3/2012 è ancora poco nota ma consente al debitore di chiedere alla volontaria giurisdizione del Tribunale la nomina di un organismo di composizione della crisi per ottenere uno sconto sui debiti. Tale legge è anche definita salva-suicidi ed è ancora di scarsa applicazione. La legge 3/2012, redatta per evitare che i privati, attraversati dalla crisi, s’indebitassero ulteriormente, è definita legge salva-suicidi proprio perché in questi anni sono numericamente aumentati i casi di suicidio tra chi ha vissuto momenti difficili a causa della crisi economica. L’articolo 7 capo II della legge 3/2012 recita: “Il debitore in stato di sovraindebitamento può proporre ai creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base di un piano che assicuri un regolare pagamento dei creditori“.